Europee, arriva la stretta per la raccolta delle firme Il no di +Europa- Corriere.it

Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova, +Europa, contestano l’emendamento presentato al Senato da Fratelli d’Italia al dl Elezioni sulla raccolta di firme per partecipare alle elezioni europee. Magi lo ha definito «una stortura, da un punto di vista democratico, di una gravità inaudita. Chiediamo al governo di esprimere parere contrario e a tutte le forze politiche che abbiano a cuore i principi democratici di rifiutarsi di votarlo».

Magi ha infatti spiegato: «Se passa l’emendamento gli unici a godere della esenzione per le firme sarebbero i partiti e i gruppi che nella legislazione in corso abbiano presentato candidature e abbiano un seggio in una delle due Camere. Per esempio Noi moderati, che ha un gruppo pur avendo preso lo 0,9%. La nostra forza alle elezioni ha preso il 2,95% ma non ha un gruppo parlamentare. In base a questo requisito per noi si determina uno sbarramento». In quanto alla raccolta di firme Michele Santoro ha dichiarato di doverne raccogliere 150 mila per far partecipare alla competizione europea il suo movimento appena nato presentato mercoledì, così come prevede la legge elettorale del 1979 qualora lui intendesse presentarsi in tutte e cinque le circoscrizioni (30 mila firme per ognuna). Il movimento di Santoro sta ancora rodando i motori e a chi mercoledì gli ha chiesto se il suo progetto fosse di presentarsi come capolista e di farlo nelle cinque…